L’avvocato cassazionista è quel legale che può presentarsi in causa di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Può presentare atti e discutere in questo ambito come ogni avvocato in un processo, con la differenza che per poter svolgere processi di questo tipo sono necessari requisiti ben precisi.

Il processo che arriva in Cassazione è diverso da quello ordinario: vi si ricorre quando non si è soddisfatti dei primi due gradi di giudizio e gli stessi legali del processo, diciamo così, ordinario hanno bisogno di un riferimento in Cassazione.

Come si diventa avvocato cassazionista

Stando all’articolo 22 della legge 247/2012, per iscriversi all’albo speciale dei patrocinanti presso le Giurisdizioni Superiori, esistono 3 modalità:

  1. essere iscritto all’albo da almeno 5 anni, aver superato un esame specifico e aver svolto un praticantato di almeno 5 anni in uno studio che pratichi presso la Cassazione.
  2. essere iscritti all’albo da almeno 8 anni, aver frequentato con ottimi risultati la Scuola dell’Avvocatura con conseguente superamento dell’esame finale.
  3. Avere 12 anni di anzianità entro 9 dall’entrata in vigore della legge professionale, in questo caso non si deve superare nessun esame.

Quindi un avvocato cassazionista è tale solo se iscritto presso l’apposito albo. Esistono studi che operano direttamente in questo ramo e offrono la loro esperienza a chi ne abbia bisogno.

Gli avvocati non iscritti all’albo speciale, potranno rappresentare i loro clienti solo in primo e secondo grado. Solo un avvocato cassazionista può presentare ricorso alla Corte e nonostante la loro specializzazione, la maggior parte vengono rigettati.

Si tratta di una materia non semplice, molto tecnica e che necessita di una conoscenza procedurale piuttosto alta. Per questo motivo diventare un avvocato cassazionista richiede un livello di esperienza e di conoscenza molto alto.

Come scegliere un avvocato cassazionista

In questo caso il criterio predominante è l’esperienza. Se in altri ambiti del diritto entrano in gioco anche altre questioni, in questo caso non possiamo che guardare il curriculum del legale che abbiamo individuato.

Portare un processo davanti alla Corte di Cassazione richiede molta meticolosità, conoscenza delle procedure e attitudine in questo ambito. Per questi motivi è sempre consigliabile affidarsi ad un avvocato cassazionista con molti anni di esperienza alle spalle e con una carriera procedurale ampia.

Non si tratta di un processo ordinario, ma di uno che ha una struttura ben precisa e delineata, che si muove su binari specifici e procedure consolidate e metodiche che il legale scelto deve conoscere approfonditamente onde evitare che il ricorso non venga neanche accolto.

La Corte di Cassazione non accetta tutti i ricorsi, ma solo quelli che rispettano le regole prestabilite. Basti pensare che a livello penale circa il 70% dei ricorsi presentati, è rigettato dalla Corte stessa, se pensiamo che il ricorso può presentarlo solo un avvocato cassazionista, possiamo dedurre quanto non sia affatto facile redigere e presentare un ricorso presso la Corte.

Se si ha intenzione di procedere con il terzo grado di giudizio, il ricorso in Cassazione, è imprescindibile rivolgersi ad uno studio legale che abbia al suo interno un avvocato cassazionista.